Mia nonna diceva che era importante avere lo Spirito (con la S maiuscola), una forza, un atteggiamento che nasce da dentro e che ti tiene saldo nei momenti difficili o di cambiamento!
Non avevo capito cosa volesse dire fino a quando non mi sono trovata al massimo della mia vulnerabilità, dovendo affidare la mia salute nelle mani di sconosciuti, abbassando le difese e imparando a ricevere e stare con ciò che c’era.
Insomma, mia nonna aveva già un Mindset efficace, senza sapere di averlo!
Il mio intervento (nella realtà 3 in 3 giorni) mi ha insegnato che avere un atteggiamento positivo, propositivo, stabile e focalizzato può portarti esattamente dove vuoi.
Nel mio caso tornare a casa, guarire, ritornare a camminare senza dolore!
Così come si pianifica la realizzazione di un progetto, si può pianificare la strada verso la propria guarigione, pronta ad affrontare anche gli imprevisti.
L’importante è tirare fuori lo spirito e avere un buon atteggiamento o postura mentale: mindset!
Quando si affronta un intervento, l’intervento in sé è solo una parte del percorso, insieme alla preparazione muscolare, psicologica e mentale.
D’altronde siamo esseri almeno BioPsicoSpirituali e ogni parte di noi ha bisogno di essere sempre considerata e avere la stessa importanza delle altre.
Mentre per la psiche mi sono affidata a chi ne ha le competenze (psicoterapeuta), per la mente e il corpo ho utilizzato e messo a frutto gli insegnamenti che conosco: respiro consapevole, mindfulness e meditazione e kundalini yoga.
Cosa serve per sviluppare un mindset efficace?
Gli esperti ci dicono che per sviluppare un mindset efficace dobbiamo avere:
• una mente stabile verso l’obiettivo;
• una motivazione alta;
• una forte disciplina e costanza;
Per fare questo ogni giorno dobbiamo allenare la nostra mente, alcuni Maestri dicono addestrarla, per poter ritrovare chiarezza e ancorarci al nostro intento (obiettivo) anche durante i momenti di difficoltà.
Tutto questo è vero, ma non basta, occorre prendersi cura anche di:
1.Pianificazione:
Una volta definiti gli obiettivi, fai la tua pianificazione! Scrivi tutti i passaggi in modo chiaro. Datti dei compiti raggiungibili, datti anche un tempo. Fallo con umiltà, non esagerare. Resta connesso alla realtà e alle tue possibilità. Non è una gara con te stesso, non è una gara con qualcun altro. Se pianifichi in modo chiaro, potrai evitare improvvisazioni e gestire gli imprevisti. La pianificazione è la tua bussola in mezzo al mare aperto.
Subito dopo l’intervento, la mia pianificazione era fare tutto il giorno un unico esercizio da letto: flettere e stendere i piedi!
2. Competenze
Dobbiamo toglierci dalla testa l’idea che tutti possono fare tutto. Dal momento che vogliamo raggiungere i nostri obiettivi e riuscirci, dobbiamo comprendere le nostre abilità, i nostri punti di debolezza e ciò di cui ancora non abbiamo le competenze. Per questo è importante o farsi aiutare da qualcuno che le ha, o investire tempo ed energie nello sviluppo delle competenze che ti servono.
3. Emozioni
Le emozioni sono nostre amiche. Come dice la parola è energia che si muove dentro di noi. Permetterle, accoglierle, lasciarle fluire senza esserne travolti è importante per non sabotare il nostro intento e la nostra motivazione. Quando si affrontano delle sfide importanti, dei cambiamenti importanti, o come nel mio caso momenti di forte vulnerabilità e sensibilità le emozioni (paura, ansia, stress…) sono li in agguato. Per questo è importante meditare e allenarsi a restare in ascolto del nostro corpo, delle sue sensazioni in modo da esserne parte integrante e non subirne l’effetto.
Le emozioni sono alleate preziose!, anche per la nostra guarigione.
Come ho costruito il mio Mindset efficace?
Facendo una analisi dei miei bisogno, ho stabilito degli obiettivi. Ho analizzato i miei punti di forza e i miei punti vulnerabili. Ho compreso a quali risorse potevo attingere e a chi potevo chiedere aiuto per ciò per cui sentivo di non avere sufficiente forza per farlo da sola. Da questo processo è nata la mia routine quotidiana che struttura e alimenta il mio atteggiamento verso il successo:
- Appena mi sveglio medito con una meditazione per costruire e rafforzare la fiducia in me stessa (Kundalini yoga) e apro lo spazio di gratitudine, ringraziando per avere un altro giorno da vivere;
- Mi dedico agli esercizi per ricostruire il tono muscolare e la mobilità dell’anca che comprendono: camminare per 30 minuti, 20 minuti di bicicletta e una serie di esercizi da in piedi, da supina e da prona! Il mio corpo è felice.
- Prima di iniziare a lavorare, faccio un esercizio di respirazione per rendere la mia mente chiara, ampia e pronta;
- Rileggo i miei obiettivi e scrivo (journaling) cosa è andato bene, cosa ha funzionato e cosa no e cosa posso riorganizzare;
- Rileggo le mie affermazioni positive e propositive;
- Mi ringrazio per il tempo che mi sono dedicata, per nulla scontato che secondo dopo secondo mi riporta a me, all’amore di me stessa e in connessione con gli altri e con il tutto;
- Mi ritaglio durante la giornata un tempo (anche un minuto) per stare in silenzio e osservare ciò che c’è e arrivare a quel punto in cui posso dire: “va bene anche cosi!”;
- mi circondo di persone che hanno questo atteggiamento, a volte sono amici, a volte colleghi, a volte biografie di personaggi … mi aiuto a mantenere alta la motivazione. E’ importante avere qualcuno che fa il vero tifo per te!
Come faccio a sapere che sta funzionando?
Perché vedo che riesco a camminare e pedalare più a lungo senza fatica, perché le mie emozioni prendono sempre di meno il sopravvento e perché mi scopro a fare tutto questo a volte senza pensarci, sentendo anche che mi fa felice.
E tu? Come crei il tuo mindset efficace?
Scrivilo nei commenti e sviluppiamolo insieme.
“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro vince” Carl Gustav Jung